Un colpo al cerchio e un altro alla botte!
Federico De Roberto, I Vicerè, Milano, Rizzoli, 1998 - pagg. 36 - 245 - 281
prima edizione 1894
parte prima - capp 1 - 8 / parte II - cap. 1
cap. I pag. 36: " In questa casa chi fa il rivoluzionario e chi il borbonico; così sono certi di trovarsi bene, qualunque cosa
avvenga!"
cap. 8 pag. 245: "Però dava un colpo al cerchio e uno alla botte; parlava contro il duca a don Blasco (filo-borbonico),
contro don Blasco al duca (filo-Savoia), sicuro di non essere scoperto, poiché quei due s'evitavano come la peste".
parte seconda - cap. 1 pag. 281: "Giulente dava un colpo al cerchio ed un altro alla botte non sapendo come prenderli, giacché non andavano mai d'accordo".
Sembra che la preoccupazione maggiore, soprattutto da parte degli aristocratici, ma anche di alcuni borghesi, fosse quella
di non inimicarsi alcuna delle parti in causa: cosí si spiega anche l'uso di altri proverbi di significato simile, "Navigar tra
due acque","Salvar capra e cavoli, servir Cristo e Mammone", "Tenere i piedi in due staffe".