Niputi, corpa di cuti. 
Nipoti, colpi di cuti (pietre molto taglienti). 
Cfr. Parenti serpenti. 
 
I cuti sono sassi di piccolo spessore, ma estremamente taglienti: da qui l'analogia con i nipoti, quasi sempre piccoli di eta' ma portatori di grossi guai o quantomeno di dolorosi fastidi. 
Ho appreso tale proverbio da un anziano signore siciliano che mi ha raccontato la seguente vicenda: 
Avendo vinto un terno secco al gioco del lotto, decise di destinare meta' della vincita ai cinque nipoti, intestando loro cinque buoni postali fruttiferi dello stesso importo. 
Uno dei suoi tre figli, quello ovviamente che aveva un solo figlio, a cui tocco' quindi soltanto una quota, ( gli altri due figli avevano due figli ciascuno), si lamento' col padre benefattore adoperando appunto il proverbio sopra indicato, obiettando che avrebbe dovuto dividere la vincita con i tre figli,  non regalando nulla ai nipoti, da cui ci si puo' aspettare solo dolori e ingratitudine. 
Per evitare litigi in famiglia il povero vecchio signore diede una parte della vincita rimasta al figliol avido, non prima di averlo rimbrottato con il seguente proverbio: "Bene non fare se non vuoi avere male". 
Tanto per soffiare sul fuoco indicai al mio vecchio amico, due proverbi, un po' per esprimergli la mia solidarieta' e un po' per dimostrargli che l'ingratitudine umana risale ad antica data e non è solo prerogativa degli esseri umani: 
A caval donato non cercare sella. 
Faciti beni a' porci 
quest'ultimo 
del poeta arcade, 
in vernacolo siciliano, 
Giovanni Meli  
 
 
 
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