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Cristiani e Carnevale: si conciliano?

Brigitta Ferri
Brigitta Ferri
2025-06-15 08:45:32
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Il Carnevale è una festa legata al mondo cattolico e cristiano, ma se le sue origini vanno ricercate in epoche molto più remote, quando la religione dominante era quella pagana. Il Carnevale in Italia è una festa cattolica e cristiana ma in realtà essa ha origini lontanissime. Questo momento chiude il periodo del Carnevale e porta via con sé la baldoria, le urla, i canti e la sregolatezza: comincia la Quaresima.
Lorenzo Caruso
Lorenzo Caruso
2025-06-06 23:52:12
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Il Carnevale è una celebrazione che affonda le sue radici in antiche tradizioni culturali e religiose. In molte parti del mondo, rappresenta un periodo di libertà e abbondanza che precede la Quaresima, un tempo di penitenza e riflessione spirituale nel calendario cristiano. Durante il Carnevale, le persone si concedono festeggiamenti sfrenati, un'opportunità per esprimere gioia e creatività prima di entrare in un periodo di restrizioni e introspezione. Per molti, il Carnevale non è solo un'occasione di divertimento, ma anche un momento per riconnettersi con la propria fede e prepararsi spiritualmente per la Quaresima.
Amos Fiore
Amos Fiore
2025-06-06 23:37:10
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Il carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cristiana (ed in modo particolare in quelli di tradizione cattolica) nel periodo di tempo immediatamente precedente alla Quaresima. Il termine "carnevale" deriva dal latino carnem levare (eliminare la carne), poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.
Elga Fabbri
Elga Fabbri
2025-06-06 21:33:43
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Il carnevale non è certo una festa religiosa. Tuttavia compare sul calendario delle festività liturgiche, perciò una riflessione sulla sua origine e sul suo significato può essere utile anche per capire la fede. Nel mutare del tempo si avvertiva la minaccia del mondo, la nuova creazione della terra e della sua fertilità, che doveva essere protetta contro il nulla a cui si avvicinava il mondo nel sonno dell’inverno. A questo punto possiamo notare qualcosa di molto significativo : la maschera demoniaca si trasforma, nel mondo cristiano, in una divertente mascherata; la lotta pericolosissima con i demoni si cambia in gaudio prima della gravità della Quaresima. In questa mascherata avviene ciò che riscontriamo spesso nei salmi e nei profeti: essa diviene scherno di quegli dei che chi conosce il vero Dio non deve più temere. In questo senso è presente nel carnevale la liberazione cristiana, la libertà dell’unico Dio, che rende perfetta quella libertà ricordata dalla festa ebraica dei Purim.
Claudia Sanna
Claudia Sanna
2025-06-06 21:23:48
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Quello che noi conosciamo e festeggiamo è quindi una festa d’epoca cristiana, con una lunga storia precedente, che ha creato numerose simili declinazioni sparse per il mondo. Per quanto riguarda il cattolicesimo, l’accettazione del Carnevale non fu affatto semplice, né avvenne in breve tempo. Storicamente ci si riferisce al 1468 come data cardine di questo processo di approvazione. Da allora, il Carnevale si è definitivamente mescolato anche con la cultura cristiana, portando le sue maschere, i balli e gli scherzi.
Tosca Costa
Tosca Costa
2025-06-06 20:28:56
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Divertirsi è gradito a Dio, ma evitando gli eccessi Tra i popoli cristiani, soprattutto nel Medioevo, quando durante la Quaresima si vivevano digiuni molto rigorosi e penitenze straordinarie, il Carnevale era una festa che si celebrava nei tre giorni che precedevano il Mercoledì delle Ceneri, giorno dell'inizio della Quaresima. Dovendo eliminare la carne, si facevano grandi mangiate e grandi bevute, sempre accompagnate da travestimenti e balli per le strade, perché il Carnevale si viveva e si vive in strada. In teoria non c'è niente di male a partecipare al Carnevale, anche se tutto dipende dal tono e dai contenuti della festa. Per ogni cristiano non è bene mangiare troppo, ubriacarsi o assumere droghe, perché danneggiano la salute del corpo e vanno quindi contro il quinto comandamento, che obbliga a prendersi cura del proprio corpo senza esporlo a lesioni come quelle provocate dall'abuso di alcool, droghe o mangiate. Ciò non vuol dire che non si debba partecipare alle feste, ma che in esse il cristiano deve dimostrare la propria sobrietà e la propria temperanza. Divertirsi è sempre gradito a Dio, ma non è pulito e sano il divertimento che danneggia il proprio corpo con degli eccessi.