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Qual è il proverbio per i nati di...?

Neri Ruggiero
Neri Ruggiero
2025-04-12 09:51:19
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Chi nasce tunno nun po' murì quadrato ( Chi nasce tondo non può morire quadrato ) è uno dei più significativi proverbi napoletani: è molto difficile che, nel corso della vita, si cambino le tendenze, le abitudini che si avevano fin da bambini. La saggezza di quel proverbio napoletano ci aiuta a conoscere meglio gli altri e ad avere una maggiore consapevolezza di noi stessi.
Fortunata Marchetti
Fortunata Marchetti
2025-03-30 06:59:52
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Chi ha da essere facchino, nasce col cercine in capo. Chi ha da essere zanaiolo, nasce col manico in mano. Chi di gallina nasce convien che razzoli. Chi nasce bella, nasce maritata. Chi nasce lupo non muore agnello. Chi nasce tondo, non muor quadro.
Claudio Monti
Claudio Monti
2025-03-30 04:04:29
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Chi nasce mulo, tira calci. Tradotto: inutile cercare di cambiare le persone, chi nasce mulo, tira calci.
Gabriele Mancini
Gabriele Mancini
2025-03-30 04:00:08
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Chi nasce bella, nasce maritata. Parte dalla credenza popolare che la bellezza sia un grande punto di forza per una ragazza perché, essendo di bell’aspetto avrebbe più pretendenti e quindi la certezza di trovare un possibile compagno di vita. Una donna bella attira più attenzioni da parte degli uomini e sarebbe quindi facilitata nel trovare marito perché potrebbe scegliere tra un numero più ampio di corteggiatori.
Maristella Ferraro
Maristella Ferraro
2025-03-30 03:10:07
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Chi nasce povero non muore ricco, per esempio, evidenzia come sia difficile per chi ha meno risorse riuscire ad aumentare la sua economia. Chi nasce povero non muore ricco segnala proprio come un individuo senza risorse non avesse modo di arricchirsi. Un contadino, per esempio, seppur lavorando strenuamente, non avrebbe mai messo da parte nulla perché avrebbe dovuto dare gran parte del raccolto al nobile possessore del terreno che lavorava. Chi nasce povero non muore ricco è un proverbio che proviene dal mondo contadino e dalla saggezza popolare. Parla della differenza e della distanza tra i ricchi e i poveri e di come per questi ultimi sia molto difficile diventare più facoltosi, cosa che invece è possibile per i primi.