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Perdonare: vero amore o...?

Artemide Rizzo
Artemide Rizzo
2025-05-08 00:16:42
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Ma anche di torti subiti, di parole taglienti, di giudizi inclementi? Gesù in croce non recrimina, ama. Ama e perdona chi lo ferisce. Così converte il male in bene, così converte e trasforma il dolore in amore.
Ortensia Bruno
Ortensia Bruno
2025-05-07 23:24:54
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il perdono è un atteggiamento di fondo che deriva da un intimo processo di maturazione e di crescita che tocca anche altri ambiti della vita? Chi è in grado di perdonare infatti riesce ad andare oltre la rabbia ed il rancore per un torto subito; il suo atteggiamento alleggerisce in primis la sua persona, non necessariamente colui verso il quale è rivolto. Quindi, condizione imprescindibile, è la volontà di tornare a stare bene. A braccetto con tale atteggiamento positivo va la disponibilità a mettersi nei panni dell’altro; più ci si mette ad osservare la situazione a partire dal punto di vista o la situazione emotiva dell’altra persona più risultano chiare le motivazioni che lo hanno spinto verso determinati gesti o azioni. Essa, ben lungi da un cinico giustificazionismo che porterebbe ad assolversi con leggerezza “tanto siamo fatti così”, si traduce in comprensione pietosa, avendo comunque come orizzonte e come mira il bene anziché il male, il rispetto anziché il suo contrario, in una parola quei valori etici che ci rendono uomini e non belve allo stato brado. Vista in questa prospettiva la capacità di perdonare si associa ad un lavoro psicoterapeutico ben fatto perché ciò che la ispira è anche ciò che rende possibile un lavoro autentico su se stessi: stop al vittimismo, stop al ritenersi perfetti e puri, stop al lamento, via libera alla comprensione di verità scomode e dolorose. La decisione circa la possibilità di riconciliarsi o meno nel reale è qualcos’altro; alcuni rapporti possono essere lasciati andare nonostante il perdono, ovvero senza rancore, senza sbattere la porta, senza musi o sparizioni violente. Semplicemente, in molti casi, arriva la constatazione che non si ama più, che non si ha più nulla da spartire o condividere stando accanto, pur nel rispetto e nella comprensione delle ragioni dell’altro.