Perdonare: Cosa significa davvero?

Agostino Ferretti
2025-05-13 07:39:21
Numero di risposte: 0
Perdonare avviene quando abbandoniamo il rancore per quanto ci è successo. Perdonare avviene quando offriamo compassione a chi, secondo noi, ci ha mancato di rispetto. Perdonare non è farci trasportare dalla rabbia. Perdonare non è vendicarci del torto subito.
Perdonare non vuol dire dare ragione all’altro, bensì liberarsi dal dolore che ci tiene legati a quella persona. Sia ben chiaro, perdonare non significa scusare ne tanto meno dimenticare le azioni che ci hanno fatto male piuttosto perdonare è cercare la pace in se stessi.

Vito Bruno
2025-05-13 04:48:13
Numero di risposte: 0
Significa riconoscere il dolore provato e decidere di depotenziarlo, di non permettergli più di farci male. Diciamo all’altra persona “ti perdono” e così facendo salviamo noi stesse dal dolore.
Perdonare significa quindi fare del bene a noi stesse, lasciare che un dolore o un trauma non ci facciano più male. Ecco cosa significa perdonare: liberare sé stessi o l’altra persona dal peso della colpa, per ripristinare un equilibrio psicologico, e recuperare fiducia nella vita.
Il perdono inizia senza ombra di dubbio da una scelta, da un atto volontario; scegliere di perdonare, di lasciare andare, di andare oltre. In questi casi gravi, magari di violenza fisica o psicologica, il perdono va visto come un atto d’amore per noi stesse, non per l’altro - che non se lo merita.

Giovanna Pagano
2025-05-13 03:40:40
Numero di risposte: 0
È anzitutto fondamentale soffermarsi su cosa realmente significhi accordare il perdono a qualcuno, poiché ciò non si può limitare alla mera espressione verbale, ma necessita di una profonda presa di consapevolezza dell’accaduto e il raggiungimento di una sorta di pace interiore che possa permettere l’accantonamento di ogni profondo astio e/o dissapore. In sintesi si potrebbe dire che “tra il dire e il fare vi è di mezzo il mare”: dire “ti perdono” può essere cioè molto diverso dal riuscire a perdonare realmente una persona.
In sintesi e probabilmente scadendo nella banalità, si potrebbe affermare che perdonare qualcuno –per un torto subito, ad esempio- riporti la relazione con questa persona ad uno stato antecedente il torto stesso: una sorta di “come se” niente fosse accaduto. Tale “reset” –per usare un termine più tecnico anche se non di diretta pertinenza con l’ambito psicologico- riporta le due persone ad una situazione neutrale, identica a quella presente prima dell’oggetto del contenzioso.
Leggi anche
- Frasi sul perdono: quali sono le più belle?
- Perdonare: vero amore o...?
- Perché perdonare fa bene?
- Chi pensa male: da dove viene il detto?
- Il perdono: perché è come un regalo?
- Perdonare chi mi ha ferito: come si fa?
- Cosa pensava Dante dell'amore?
- Perdonare: Perché è importante?
- Il rancore: ti sta aiutando o danneggiando?
- Chi è davvero il cattivo?
- Altruisti: Chi sono e perché lo fanno?
- La parabola del figlio prodigo: perdono divino?
- Come reagire a chi mi ha fatto del male?
- Perché perdonare è così importante?
- Amor ch'a nullo amato amar perdona: cosa significa?
- Inferno di Dante: qual è la frase più famosa?
- Chi non sa amare: come chiamarlo?
- Mancanza di empatia: quali sono i segnali?