Come salutare a Palermo?

Joshua Marini
2025-04-18 09:55:26
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Un semplice “Ciao” o “Salve” può essere accompagnato da un sorriso caloroso e, spesso, da un abbraccio o un bacio sulla guancia, a seconda del grado di confidenza.
In contesti più formali, come quando si arriva in uno degli esclusivi hotel Domina, è comune sentire un rispettoso “Buongiorno” o “Buonasera”, sempre pronunciato con un tono accogliente.
La lingua siciliana, ricca di espressioni e sfumature, aggiunge un tocco di autenticità ai saluti, con frasi come “Comu stai?” che dimostrano un sincero interesse per il benessere dell’interlocutore.
Nei piccoli borghi, dove il tempo sembra essersi fermato, i saluti possono includere anche gesti tradizionali, come una stretta di mano vigorosa o un cenno del capo.

Maristella Ferraro
2025-04-07 21:25:57
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Compà/Cumpà – ‘Mpare/ ‘Mbare.
Come si può facilmente intuire il significato letterale del termine è compare ma in Sicilia viene utilizzato in maniera generica e informale per salutare un amico, un conoscente o addirittura uno sconosciuto con cui si vuole stabilire un rapporto o entrare in confidenza.

Fiorenzo Verdi
2025-03-30 17:33:33
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Cumpà: è l’alterego di compare. In Sicilia viene utilizzato come messaggio di benvenuto per salutare un semplice amico o conoscente, al fine d’instaurare un immediato contatto confidenziale.

Alessio Martino
2025-03-22 04:22:08
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La parola assabbinidica è una formula di saluto diffusa della lingua siciliana, equivalente al "Ciao!" italiano. Di solito è rivolta a persone anziane o aventi una certa autorità. È utilizzata come formula di benvenuto e di congedo. Il significato del sostantivo è "Che Dio ti benedica".
Si può anche dire Sabbinidica o Assabbinidica.
Vassia/vussia sabbinidica significa "Vostra signoria (mi) benedica" e Vuscenza sabbinirica significa "Vostra eccellenza (mi) benedica".
Si risponde con Santu, Binidittu, santu e riccu nzinu a Pasqua, Santu, riccu, e cu bonu distinu oppure con Binidittu Iddiu.

Marvin Silvestri
2025-03-22 02:55:55
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Lo riconoscete subito: un breve e gentile "bip" che vi fa capire che dietro di voi c'è qualcuno che non ha fretta. Questo è il clacson degli amici, usato per salutare. Perché dilungarsi ad abbassare il finestrino e gridare a voce alta, quando possiamo risparmiare tempo e fatica? Quello "amichevole" è anche il suono che sentite mentre il guidatore passa davanti al bar del paese, per far sapere a tutti che è lì e che il caffè/aperitivo è confermato.
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