:

Detti italiani: quali sono i più comuni?

Vitalba Messina
Vitalba Messina
2025-04-03 21:55:41
Numero di risposte: 0
Ma prima, quali sono i proverbi, o detti, più utilizzati in Italia? Ne abbiamo scelti 10 tra i più famosi! A caval donato non si guarda in bocca. A buon intenditor, poche parole. Chi dorme non piglia pesci. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. La gatta frettolosa fa i figli ciechi. L’erba del vicino è sempre più verde. Ride bene chi ride ultimo. Il buon giorno si vede dal mattino. Fra i due litiganti il terzo gode. Non è tutto oro quello che luccica.
Emidio Morelli
Emidio Morelli
2025-03-26 09:10:02
Numero di risposte: 0
Un patrimonio ricchissimo, quello dei proverbi italiani, che ha saputo coniugare la lingua colta e letteraria con i dialetti popolari, di cui hanno spesso inglobato vitalità, schiettezza, ironia. I nonni ci hanno raccontato tanti proverbi, nel corso degli anni: eccone alcuni ai quali siamo più affezionati, insieme alla spiegazione dei loro significati. Male non fare, paura non avere: se non hai fatto nulla di male, non hai nulla da temere. A caval donato non si guarda in bocca: i regali ricevuti vanno sempre apprezzati. A buon intenditor poche parole: bastano sole poche parole per spiegare un concetto a una persona che è competente di un certo tema o che ha voglia di comprendere. Battere il ferro finché è caldo: per raggiungere un obiettivo, bisogna sempre approfittare delle situazioni finché sembrano essere favorevoli. Gallina vecchia fa buon brodo: le esperienze accumulate durante una vita lunga sono importanti e aiutano ad affrontare ogni circostanza. A tavola non s’invecchia: quando si sta seduti intorno a una tavola imbandita in buona compagnia ci si sente felici e ci si dimentica del peso degli anni. Al bugiardo non è creduto il vero: se una persona è solita dire falsità, sarà poi difficile crederle, anche quando dirà la verità. Chi va piano va sano e va lontano: per raggiungere i propri obiettivi basta lavorarci un po’ per volta, con calma e tranquillità.
Thea Bellini
Thea Bellini
2025-03-26 06:42:51
Numero di risposte: 0
Detti e proverbi sono radicati nel tessuto culturale della Penisola, non meno di usi e costumi, di ricorrenze e tradizioni. Spesso ci troviamo a pronunciare i proverbi antichi in modo automatico, come commento a qualsiasi episodio della quotidianità. Ogni regione d’Italia li declina a modo suo, ogni angolo della Penisola ne ha uno per ogni occasione. Tra i più comuni troviamo sicuramente "A caval donato non si guarda in bocca", un detto proverbiale utilizzato quando si riceve un dono. Un altro molto utilizzato è "A buon intenditor, poche parole", che si riferisce a una persona sveglia e intelligente che capisce le cose al volo. E chi non conosce "Chi dorme non piglia pesci", che ammonisce le persone pigre che non si impegnano. Altri detti comuni includono "Il lupo perde il pelo ma non il vizio", "La gatta frettolosa fa i figli ciechi", "L’erba del vicino è sempre più verde", "Ride bene chi ride ultimo", "Il buon giorno si vede dal mattino", "Fra i due litiganti il terzo gode" e "Non è tutto oro quello che luccica".
Ercole Conte
Ercole Conte
2025-03-26 05:10:18
Numero di risposte: 0
A Natale mezzo pane, a Pasqua mezzo vino. A Roma, Dio non è trino, ma è quattrino. A San Martino, apri la botte e assaggia il vino. A ben s'appiglia, chi ben si consiglia. A buon intenditor poche parole. A buona lavandaia non mancò mai pietra. A casa del ladro non si ruba. A casa sua ognuno è re. A caval donato non si guarda in bocca. A cavallo di fuoco, uomo di paglia, a uomo di paglia, cavallo di fuoco.