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Dio esiste? 5 prove a confronto.

Bettino Caruso
Bettino Caruso
2025-04-11 11:38:42
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É cosa certa ed evidente ai nostri sensi che in questo mondo le cose si muovono. Ovviamente ciò che si muove è mosso da una forza esterna. Però, se anche il motore si muove, anch’esso per necessità deve essere mosso da un altro motore; e questo da un altro ancora. Ora, non è concesso procedere così all’infinito; perché allora non ci sarebbe un primo motore, né, pertanto, alcun altro motore: evidentemente i secondi motori non muovono se non sono mossi dal primo motore; il bastone si muove se è mosso dalla mano. É dunque necessario giungere ad un motore primo non mosso da altri. Nel motore primo tutti riconoscono Dio. La seconda via deriva dalla nozione di causa efficiente. Nell’ordine delle cause efficienti non si può procedere all’infinito. É perciò necessario porre una causa efficiente prima, che tutti chiamano Dio. Esistono cose che possono essere e non essere (…). Occorre ammettere un ente necessario. Bisogna ammettere un essere per sé necessario (…) il quale non abbia da altri la causa della sua necessità e sia invece la causa della necessità altrui. Questo ente necessario tutti chiamano Dio. Nelle cose vi sono gradi maggiori o minori di bene (…). Ora, le cose prive di pensiero non possono tendere ad un fine se non sono dirette da un altro essere dotato d’intelligenza. C’è allora un essere intelligente, da cui tutte le cose della natura sono ordinate ad un fine. Questo essere diciamo Dio.
Rosa Sala
Rosa Sala
2025-04-11 11:29:10
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Che Dio esista si può provare per cinque vie. È certo infatti e consta dai sensi, che in questo mondo alcune cose si muovono. Ora, tutto ciò che si muove è mosso da un altro. Dunque è necessario arrivare ad un primo motore che non sia mosso da altri; e tutti riconoscono che esso è Dio. Troviamo nel mondo sensibile che vi è un ordine tra le cause efficienti, ma non si trova, ed è impossibile, che una cosa sia causa efficiente di se medesima. Dunque bisogna ammettere una prima causa efficiente, che tutti chiamano Dio. Tra le cose noi ne troviamo di quelle che possono essere e non essere. Dunque bisogna concludere all'esistenza di un essere che sia di per sé necessario, e non tragga da altri la propria necessità, ma sia causa di necessità agli altri. E questo tutti dicono Dio. È un fatto che nelle cose si trova il bene, il vero, il nobile e altre simili perfezioni in un grado maggiore o minore. Dunque vi è un qualche cosa che è vero al sommo, ottimo e nobilissimo, e di conseguenza qualche cosa che è il supremo ente. Dunque vi è qualche cosa che per tutti gli enti è causa dell'essere, della bontà e di qualsiasi perfezione. E questo chiamiamo Dio. Noi vediamo che alcune cose, le quali sono prive di conoscenza, cioè i corpi fisici, operano per un fine. Vi è dunque un qualche essere intelligente, dal quale tutte le cose naturali sono ordinate a un fine: e quest'essere chiamiamo Dio.